dott. Massimiliano Tebaldi e dott.Gabriele Reale

La chirurgia maxillo-facciale risolve chirurgicamente patologie traumatiche del massiccio cranio facciale.

Segni e sintomi:
LeFort I – leggero gonfiore del labbro superiore, ecchimosi presente nel fornice superiore, sotto gli archi zigomatici, malocclusione, mobilità dentaria. Le fratture a seguito di un impatto possono essere quasi immobili, e si può percepire il caratteristico stridore solamente applicando una pressione sui denti dell’arcata superiore. La percussione dei denti dell’arcata superiore rivela un suono detto a pentola fessa. È presente ilsegno di Guerin, caratterizzato da ecchimosi nella regione dei vasi palatini maggiori in comune tra LeFort II e LeFort III – edema dei tessuti molli nel terzo medio del volto, ecchimosi bilaterale circumorbitale, emorragia bilaterale sottocongiuntivale, epistassi, rinorrea di liquido cerebrospinale, diplopia, enoftalmo, suono a pentola fessa.
LeFort II – gradino sul bordo infraorbitario, porzione media del volto mobile, anestesia o parestesia dellaguancia.
LeFort III – morbidezza e separazione della sutura zigomatico-frontale, allungamento del volto, depressione dei livelli oculari, enoftalmo, incapacità a mantenere le palpebre aperte, alterazione del piano occlusale.

Chirurgia Ortognatica
La chirurgia ortognatica, assieme all’ortodonzia, consente di ottenere, attraverso movimenti scheletrici, un ripristino della funzione masticatoria oltre a cambiamenti del profilo e modifiche dell’intero viso rendendolo più armonico.
Grazie alla chirurgia ortognatica è oggi possibile risolvere, in tempi relativamente brevi, più o meno gravi malformazioni scheletriche contribuendo quindi al raggiungimento di armonia tra le strutturale scheletriche e muscolari del viso con l’intero l’apparato stomatognatico.

VIDEO